sabato 30 luglio 2011

Misticismo Hitlerista

Vado talvolta in notti aspre
alla quercia di Wotan nel boschetto silente,
per intrecciare con oscure potenze un'unione-
le rune si fan magiche al chiarore lunare.E tutti
coloro che di giorno sono impudenti si fan piccoli
davanti alla formula magica!
si muovon lucenti-ma invece di andare alla pugna,
come stalagmiti si irrigidiscono.
Cosi si separano i falsi dai veri penetro nel nido del
sillabario-
E poi do ai buoni e ai giusti,con la mia formula,
benedizione e prosperità.
Adolf Hitler,in una notte aspra dell'Anno XXVI sul
Fronte

martedì 26 luglio 2011

IL CASTELLO DEL GOTHIANUS

La sezione Anhenerbe della SS mise un particolare interesse per tutti quei piccoli regni retti da aristocrazie Germaniche che segnarono il Medio Evo.Essi non tralasciarono alcun angolo della terra nella propia ricerca del Graal,ossia quel fiume di sangue ariano che dirama nello spazio e nel tempo im attesa di essere riunito da un ultimo Avatara,oggi l'Ordine Nero,il circolo degli Ari,la consulta Iperborea sta proseguendo la ricerca e il ricollegamento con i valori ancestrali degli antenati,in quella varietà di stirpi dalla comune origine Polare Astrale.Vi è in Sardegna una regione situata nel centro-nord dell'isola che sin dall'alto medioevo è chiamata Goceano,lo storico Fara nel 16 secolo ci dice che esso deriva da Gothianus,la terra dei Goti,Gotenland,ivi si stabilirono i primi Vandali,e poi Ostrogoti e Longobardi provenienti dalla vicina Corsica.Il centro più importante della zona è Burgos,uno storico villaggio alle pendici di un colle sulla cui vetta stanno oggi i resti del famoso Castello del Goceano.Questa era la sede principale del Giudicato di Torres,che comprendeva tutta la parte nord-occidentale della Sardegna,quella "castiglia"dell'isola.Al contrario di quanto pensano in molti è da qui che nasce il casato di ARBOREA,che solo successivamente  estenderà il suo dominio prima su Oristano,e poi su tutta la Sardegna.Era il casto discendente Gonario secondo,Goten-Ario,nobile di ascendenza germanica la cui famiglia poneva le sue radici in Sardegna nei tempi delle grandi migrazioni, fu lui intorno al 1140 a far cosrtuire il Burg del Gotheanus.Gotenario secondo rimasto vedovo nel 1147 abdicò a favore del figlio Barisone e si recò in pellegrinaggio in Terra Santa,e fu in questo lungo viaggio che a Montecassino incontrò un tale Bernardo,giunto da Clairvaux.Il futuro santo lo convertì al suo Ordine,i cistercensi,colui che propugnò la seconda Crociata.Saputo della morte di San Bernardo lasciò di nuovo la Sardegna,facendosi eremita,forse alla ricerca dell'amicizia del Prete Gianni,in qualche lontana landa d'Oriente.Il Regno di Torres era retto da un sistema sociale ed economico totalmente estraneo a ogni speculazione usuraia,i commerci erano svolti nel più puro stile del baratto,il surplus cerealicolo era aquistato dal sovrano,che lo rivendeva ai mercati pisani e genovesi fancendo così affluire ricchezza alle casse dello Stato,non per niente una parte di questo regno ha dato il nome al Logudoro(luogo d'oro), in cui viggeva il germanico "tirannicidio",il dirtitto popolare all'uccisione si un sovrano ingiusto,e altre formule giuridiche della stessa origine come l'ordalia e il fondo agrario ereditario,elementi esclusivi della Sardegna Settentrionale.Vi si può notare come nella regione citata vi siano anche interessanti toponimi,oltre la scontata origine germanica di "Burgos" ne troviamo altri come "tula",o "othan"(wothan?),molti luoghi con le desinenze Os,As,Bar,Run,ecc.. che potrebbero anche risalire a un tempo più remoto,quando le prime genti indogermaniche con la cremazione e la lavorazione dei metalli,anche qui la genetica ci dà degli idizzi favorevoli sull'argomento,quella che oggi è per la maggior parte la provincia di Sassari presenta caratteristiche antroplogiche che si distaccano del resto dell'isola con una presenza di sangue nordico nettamente maggiore,una differenza che gli antropologi hanno notato in resti umani risalenti già al bronzo antico.Successore di Barisone(ci ricorda i nomi scandinavi "Eik-son",potrebbe essre "Bet-son")fu costantino secondo una nobile dal nome germanico di Prunisinda nel 1194 che andò ad abitare nel Castello di Goceano.Questo castello è profondamente legato a quello che è un ripetersi archetipico delle saghe germaniche,infatti fu sempre la dimora di spose sventurate,Muse che ispirarono i cantori le cui sorti diventano terribili nel susseguirsi delle guerre condotte da mariti,per guadagnarsi la gloria degli eroi,e fu così che le soldatesche del "giudice"di Calari in guerra per l'espansione sull'Arborea giunsero fin sotto la rocca di Burgos.La giovane prunisindacadde nelle mani di Guglielmo4 e si dice che la violentò e morì poi in prigionia.Costantino come i suoi padri apparteneva alla corte di Lucifero, tanto che la "santa sede"gli inviò l'arcivescovo di pisa per inquisirlo,morì con la scomunica,portata come segno d'onore per non essersi mai piegato alla cricca dei sacerdoti giudeo-nazareni di Roma.Gli succedette il frattello Comita,la cui figlia Maria detta "la sarda",fu cantata dal trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras.Dopo di lui regno il figlio Mariano secondo,incoronato ad Ardara nel 1218,morto nel 1232,Barisone dodicenne,regnava assistito dllo zio Ittocorre(Hitkarr,nomi simili si trovano nell'Edda).Ebbe una figlia,la bionda Adelasiadi Torres(Adelasia nobile degli Asi)che rimasta vedova del sovrano di Gallura,Ubaldo Visconti,di famiglia Longobarda-Pisana,fu corteggiata dai nobili di tutta Europa,ma solo uno potè ricever la mano Heinrich Von Hoenstaufen,passato alla storia come Heinz,Enzo di Sardegna.Costui era il figlio leggittimato dell'imperatore Federico secondo,che l'ho insignì della qulalifica nominale di re di Sardegna (titolo che tutt'oggi portano gli Aburgo,i sovrani di Spagna,e i Savoia re di Sardegna Marchese di Oristano e conte del Goceano).Nel 1238 fu armato cavaliere a  cremona e giunse in logudoro dove prese sede a Sassari,in una casa che la tradizione popolare ancora vuole "domus domini regiis Henthii".Appena un'anno dopo lasciò l'isola per affiancare Ezzelino Terzo da Romano nella lotta contro i comuni Guelfi tra il Veneto e l'Emilia,fu questo fatto prigioniero e morì a Bologna,dopo che fu il più alto rappresentante del padre in Italia.La storia ed eil mito ci raccontano che Adelasia,regina Goto-longobarda morì ritirata in lutto nel Castello del Goceano,a Burgos,dove ancora oggi cantori popolari intonano dei canti che ricordano il triste destino di questa regina,rimasto impresso nei secoli nell'immagginario popolare,in una regione che fu in quei tempi teatro di cruente battaglie e la sede di corti con cui tutta l'europa doveva confrontarsi.I discendenti del casato continuarono per un'altro secolo la lotta per l'indipendenza del nuovo Reich,ma aal fine furono sconfitti dall'esercito Aragonese,ben finanziato dai mercanti ebrei della spagna,ansiosi di mettere le mani sulla Sardegna,ben inseriti al contrario di quello che si pensa nel clero,attraverso conversi fatti vescovi e cardinali e assunsero un potere immenso per tutta la durata della sovranità spagnola in Sardegna.Gli anni passarono e se i figli di Lucifero non avevano vittoria in quest'epoca,neppure in quel medioevo dove vivevano ancora le tinte giallo-azzurre nordiche,dove il mito cercava di resistere al materialismo della Chiesa ,con la sua arida Bibbia, portatrice di uno spirito straniero,le caste nobiliari di sangue germanico tentarono una resistenza estrema per conservare quella tradizione,per costruire il Graal,l'oggetto più prezioso dei tesori dei Goti,portato in cima alla Rocca.Per riappropiarsene essi dovranno prima combattere tutto quello che è spurio,tutto quello che il giudeo-cristianesimo ha usurpato.Specie durante certe festività,come il natale,possiamo notare come tale dottrina asiatica ci abbia circondato di tutti nomi e i riferimenti del tutto semiti.La nascita del sole che vince sulle tenebre è stata pervertita della nascita di un profeta del comunismo,che sia esistito o no,che sia colui  di cui ci parla la chiesa o meno,la "tradizione" cristiana vuole che questo gesù fosse il profete dell'abbattimento dell'inneguaglianza per nascita,del mescolamento delle genti,dell'abolizione di qualunque ordine ariano,in nome della vita eterna,promessa ad ogni pashu che si facesse bagnare in una fonte battesimale.In realtà la Weltanschauung cristiana nel mediterraneo è forse precedente la stessa nascita di gesù: i riti lunari dell'acqua la superstizione pelasgica,il magismo etrusco e via discorrendo,sino alla stessa madre sofferente,hanno le loro radici nel neolitico preindeuropeo.Di contro diremo che l'Arianesimo a un'immaggine quasi virile della Madre:torna con lo scudo o sopra di esso dice al figlio.E il ruolo che platone da alla donna nella sua Repubblica no è certo quello della madre compassionevole,bensì colei che più attentemente deve giudicare l'idoneità eugenetica delle giovani che dovranno andare in spose.Parlare di queste cose oggi è veramente lontano anni luce dal sentire comune,dove ormai il natale non è nè cristiano e nè Yule,ma solo giorni di riposo dalla produzione ininterrotta all'interno del grande sistema delle formiche e del consumo frenetico,noi Hitleristi ci troviamo davvero come Dei incarnati giunti da un'altro Universo.Adelasia guarda ad est,non vede tornare il marito guerriero,e pensa ai viandanti dell'Aurora,i Guerrieri di Wotan che ritornano nei secoli,rivendicando il diritto del sangue e mantengono la posizione nel Castello,sino all'ultimo uomo.Nell'era Hitleriana del Goceano passarono i soldati della wermacht,come una grande colonna di Berserker che tornano verso il Nord,guardando quelle pietre,quei villaggi,riconoscendo i discendenti di quelle genti che vi giunsero secoli prima,pare che tutto si sia fermato ad allora mentre altri villaggi ai tempi molto meno importanti di questi sono diventati città importanti.E' una ritirata strategica oltre la linea Gotica,là dove si combatteva nel 1200 tra Guelfi e Ghibellini,l'Italia percorre ciclicamente le stesse guerre,tutta l'Europa,tutto il Mondo,l'Universo intero,anche la Sardegna.Forse molti di loro hanno lasciato là  una qualche Adelasia,che li attenderà invano.

lunedì 25 luglio 2011

Il caduceo simbolo ario di individualizzazione

Il caduceo,rappresentato come una staffa alata con due serpenti attorcigliati è associata al dio greco
Hermes il messaggero degli dei.L'origine della staffa descritta nella storia di Tiresia che trovò due sepenti
che copulavano e cercò di dividerli con il suo bastone.Tiresia venne immediatamente trasformato in una donna e così rimase sino a che fu capace di ripetere l'atto sette anni dopo.Questa staffa più tardi giunse in possesso del dio Hermes insieme ai suoi poteri trasformativi.Questo simbolo viene anche trovato nell'immagine di bafometto ed è il simbolo della trscendenza della singola anima divisa,unita alla sua anima gemella nell'unione divina,hieros gamos.Per spiegarlo in termini psicologici è processo di individuazione nel quale l'animus diviene uno con la sua anima.La staffa è stata paragonata alla colonna vertebrale umana ed i due serpenti alla femmina Ida ed al mascolino Pingala, due poli opposti e forze di energia nella sapienza aria.
Uno studio dei miti germanici e celtici e delle loro saghe è pieno di tali esempi dell'animus nella sua ricerca di integrazione con la sua anima;Siegfried e Brunhilde,Tristano e Isotta, Lohengrin ed Elsa essendo solamente alcuni dei più noti esempi della rappresentazione di animus e anima.Le fiabe  contengono esempi dell'eroe che trova una vergine imprigionata o dormiente dopo una lunga cerca e il superamento di molte prove pericolose.L'esplorazione dell'interazione tra animus e anima fu una caratteristica ricorrente in molti dei dramma musicali di Wagner.In termni sia spirituali che psicologici noi cerchiamo sia attivamente che istintivamente questa unione in vari modi ma per coloro che sono coscienti l'unione deve essere cercata nell'integrazione delle due parti del cervello umano,l'emisfero sinistro la mente conscia,l'emisfero destro la mente inconscia.Attraverso l'impiego di differenti tecniche spirituali e psicologiche gli individui possono raggiungere un grado di integrazione tra il conscio e l'inconscio, di conseguenza ottenere maestria sul propio sè e sugli altri.Questo è il compito del dio-uomo,recuperare lo ststo psicologico e spirituale chegià fu suo nell'età dell'oro primordiale.Le tecniche per il recupero di questo stato dell'essere sono di minore importanza e verranno discussi in futuri articoli su questo blog.Una cosa importante-la volontà di transcendere le nostre limitazioni individuali ed autoimposte,al fine di utilizzare la mente nel suo pieno potenziale.Reintegrare i nostri anima e animus,il conscio con l'inconscio è l'obiettivo ed il passaggio obbligato per fini più elevati.

sabato 23 luglio 2011

IL SIMBOLO DELL'AQUILA

Il simbolo dell'aquila era nei popoli nordici germanici come in Roma,cosi come fu emblema dell'impero austriaco, ultimo erede del Sacro Romano Impero.Fu Carlomagno nell'800,che nel dichiarare la renovatio
romanii imperi ne riprese il simbolo fondamentale,l'aquila,e ne fece l'emblema del suo Stato.Ciò non ci impedisce però che,da un punto di vista più profondo,superstorico,di pensare a qualcosa di più semplice riuso.L'aquila nella mitologia nordica è già uno degli animali sacri ad Odino-Wotan e come l'aquila fu aggiunta nelle insegne romane dalle legioni,cosi apparve nei cimiteri degli antichi capi germanici.Si può pensare che mentre Carlomagno nell'assumere l'Aquila a simbolo del risorto impero aveva inizialmente in vista Roma antica,egli simultaneamente riprendeva anche il simbolo della tradizione ario-nordica,conservatasi solo in forma frammentaria e crepuscolare fra i vari ceppi del periodo delle invasioni.Nella storia successiva l'aquila ebbe un valore semplicemente araldico e il suo significato simbolico e morale più profondo e originario fu democraticamente dimenticato.Divenne un simbolo che soppravviveva a sè stesso e fu perfino usato per idee diverse.E oggi assurdo suppore la presenza,sia pur "sonnambolica",di concezioni diverse dalla tradizione,ne le cose possono essere diverse per gli eredi dell'antica romanità,e per gli eredi dell'impero romano-germanico.La conoscenza del significato originario del simbolo ario dell'aquila,risorto emblema delle genti e delle stirpi arie,contrassegna il significato più alto della lotta e dell'impegno,della antica gente aria,nel segno olimpico che evocando la forza stessa olimipica sterminatrice delle identità oscure e titaniche può (ri)sentirsi come milizia di influenze dall'alto ed affermare un superiore diritto a una superiore funzione di dominio e di ordine.

L'aquila e l'apoteosi

Il rito dell'apoteosi imperiale romana è la testimonianza dell'aderenza della romanità all'ideale olimpico.
Nel rito propio il volo di un'aquila dalla pila funeraria simboleggia il trapasso allo stato di "dio" dell'anima
dell'imperatore morto.Ricordiamoci in questo rito,ripetuto sull'esempio di quello originario celebrato alla morte di augusto.Il corpo dell'imperatore morto veniva racchiuso in una bara coperta di porpora,portata da
una lettiga d'oro e d'avorio.Veniva deposto sopra una pira costituita al campo di marte e circondata da sacerdoti.Si svolgeva allora la cosidetta decursio: dato fuoco alla pira,un'aquila si liberava dalle fiamme,e si pensava che in quell'istante l'anima del morto simbolicamente s'innalzasse verso le regioni celesti,per essere accolta fra gli olimpici.La decursio era la corsa di truppe,di cavalieri e di capi intorno alla pira dell'imperatore,
sulla quale essi gettavano le ricompense ricevute per il loro valore.In questo rito c'è un significato profondo: è
credenza aria e romana, che nei capi fosse la vera forza decisiva per la vittoria;non tanto nei capi come persona,quando nell'elemento sovranaturale,"olimpico"ad essi attribuito.Ecco perchè, nella cerimonia romana
del trionfo il duce vincitore assumeva i simboli del dio olimpico,di jupiter,e al tempio di questo dio andava a rimettere i lauri della vittoria,volendo con ciò esprimere il vero autore della vittoria,bendistinta dalla sua parte semplicemente umana.Nella  decursio aveniva una "remissione" analoga: i soldati e i capi restituivano le ricompense che ricordavano il loro coraggio e la loro forza vincitrice all'imperatore come a colui che nella sua potenzialità "olimpica",ora sul punto di liberarsi e di transumarsi,ne era stato la vera origine.

venerdì 22 luglio 2011

Adolf Hitler

Mago,Artista,Missionario e poeta che di nuovo ordine fosti il profeta portatore della luce eterna e precursore
di una nuova era.Come un messia imperiale combattesti le forze del male per liberare lumanità dalla farsa
librale e democratica. La tua sconfitta più apparente che reale perchè, come la fenice, il tuo spirito risorgerà per mettere infine all'oscurità del demonio Yahvè-jehovà.Heil Hitler!!!

La memoria

Ho auto la fortuna di vivere per molti anni della mia vita, affianco a uno degli uomni più grandi che il mio popolo abbia espresso nel corso della storia millenaria.Anche se potessi,non vorrei cancellare questo periodo della mia esistenza.Sono felice e orgoglioso di aver fatto il mio dovere come Tedescoe come nazionalsocialista come fedele al Fuhrer.Non rimpiango niente.Se dovessi tornare ricominciare agirei nello stesso modo: anche sapendo che alla fine della mia vita mi aspetta il rogo.Poco mi importa di ciò che possono farmi gli uomini comparirò davanti all'onipotente.E a lui che devo rendere conto e so che mi assolverà.Vergognoso la distruzzione della tomba di Rudolf Hess,ma ciò non fermerrà l'opera di noi hitleristi del cordone D'orato, e la missione affidataci dal grande AVATAR ADOLF HILER.Heil Hitler,Sieg Heil!

mercoledì 20 luglio 2011

Ispirazione

Questo Blog si ispira direttamente all'hitlerismo esoterico di Miguel Serrano,quindi si parlerà di paganesimo,esoterismo è quant'altro chi non condivide questi argomenti o è contrario prego di andare altrove.